Progetto in collaborazione con Fondazione Carisbo “Lo Sport è inclusione”

Lo sport unisce davvero

Si è concluso alla fine del 2023 il progetto ideato e realizzato dalla nostra polisportiva denominato “Lo sport è inclusione”.
Il progetto aveva l’obiettivo di favorire la relazione tra ragazzi stranieri e la loro integrazione attraverso la pratica sportiva.

Si è sviluppato per tutto il l’anno 2023, grazie al contributo della Fondazione Carisbo, e nel nuovo anno proseguirà grazie all’impegno della polisportiva per mantenerlo in vita e consolidarlo durante tutta la stagione sportiva.

Sono stati coinvolti ragazzi stranieri provenienti da famiglie a basso reddito dei Quartieri Navile e San
Donato/San Vitale in diverse attività, calcio e ginnastica artistica in particolare.
Com’è noto la pratica sportiva è in grado di supportare i giovani sia nei percorsi individuali, come attività di benessere psico-fisico, sia nel percorso di integrazione sociale facendo emergere un modo di pensare e di vivere orientato alla convivenza pacifica e alla condivisione, lontano dai pregiudizi.
E questo è stato il lavoro svolto efficacemente. A questo si aggiunga il fatto che le comunità straniere tendono a vivere prevalentemente in una sorta di bolla, senza relazioni con il resto della popolazione.

Il coinvolgimento dei figli nella pratica sportiva ha aiutato la loro integrazione. Inoltre, la frequentazione degli impianti sportivi nelle ore di tempo libero ha costituito un importante deterrente a scelte di
devianza, contrastando altresì fenomeni di discriminazione.
I ragazzi hanno potuto frequentare i corsi con l’abbattimento della quota di iscrizione e ricevendo gratuitamente il materiale necessario a svolgere l’attività.
Ma soprattutto entrando in relazione con i coetanei del Quartiere favorendo in questo modo la conoscenza e l’integrazione in una delle aree della città a più alta densità di immigrazione.

I ragazzi erano stati segnalati alla polisportiva dalle parrocchie, dai servizi sociali dei Quartieri e dalle scuole.
Le attività si sono svolte in diverse location: i campi Savena e Pilastro nel Quartiere San Donato, la palestra
dell’Istituto Sabin e la struttura del DLF al Navile.
Gli istruttori delle diverse discipline, tutti di consolidata esperienza, hanno garantito un costante monitoraggio dell’andamento del progetto, riferendo con costanza problemi e risultati. Molti di loro hanno messo a profitto l’esperienza maturata negli anni scorsi in progetti molto simili.

Nel corso dei mesi di attività non sono stati riscontrati problemi di sorta.
L’integrazione e l’interazione è stata molto positiva, apprezzata in particolare dalle famiglie che sono state coinvolte nel progetto. I ragazzi da parte loro hanno costruito rapporti amicali che potranno continuare
anche al di fuori dell’attività della polisportiva.
Una menzione in particolare merita il progetto “Basket per tutti” che si è integrato con quello generale e ha avuto come sede la palestra dell’Istituto Sabin. Prevede (l’uso del presente è spiegato dal fatto che continuerà anche dopo dell’esperienza di cui stiamo trattando) l’inserimento nell’attività sportiva di persone con problemi di socializzazione con l’obiettivo di favorire l’aggregazione sociale e la crescita personale.
Anche in questo caso i risultati sono stati e sono molti positivi.